logo-sutramatzesuit banner su tramatzesuIT  This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
facebook sutramatzesutwitter sutramatzesuyoutube sutramatzesu
storiatradizioniculturaintervisteracconti tag
ISTANTANEE-TRAMATZESI-tagsportFOTOVIDEOcuriosita
TRAMATZESI NEL MONDOEVENTI   

Serenella Scano profile TOP

  1. Contatti
  2. Profilo
Email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. (Specificare nell'oggetto "Serenella Scano")

Serenella, una dolce e romantica ragazza di 50 anni. Mamma di due belle bimbe, adora cucinare, leggere e ascoltare musica. Si tiene in forma praticando sane passeggiate a piedi e in bicicletta. Non smette mai di sognare e con i suoi nostalgici racconti vi farà rivivere il paese che non c'è più...

next
prev

Lo scrigno dei ricordi

scrigno dei ricordi sutramatzesu11In una fredda sera d'inverno, nel silenzio della mia stanza, il mio pensiero va alla mia infanzia. Frammenti di memoria riaffiorano alla mente, immagini e sensazioni che sembravano dimenticate, facendomi provare tanta nostalgia mista a tenerezza. Come dei flashback rivivo i ricordi:

Ripercorro l'infanzia vissuta nel mio piccolo paesino di Gonnostramatza negli anni sessanta e settanta; forse non si aveva la fortuna di godere degli svaghi di oggi, della possibilità di conoscere mondi nuovi attraverso le moderne tecnologie, ma se ci pensiamo... si viveva bene anche prima. Dopo le ore di scuola si riempivano le giornate di momenti sereni, un po’ di studio e poi si inventavano giochi da soli o in compagnia di altri amici; ci si trovava sempre fuori a giocare a nascondino, a palla o con la corda. Si viveva tanto l'oratorio, ad esempio aspettavamo con trepidazione la domenica dove proiettavano dei film. In casa mia la televisione è arrivata quando io avevo otto anni ma in ogni caso la guardavamo davvero poco. Ricordo che per vedere Sanremo andavamo a casa dei nostri parenti che avevano già un televisore, ed era una festa condividere insieme questo evento. Quando arrivava il Natale, in casa e per tutto il paese si creava una magica atmosfera; ci si organizzava per preparare i dolci tradizionali, decorare l'albero e il grande presepe che realizzava mio fratello Antonio: era il momento perfetto per stare insieme e che emozione quando si andava in chiesa a cantare le tipiche canzoni natalizie! L'infanzia nel paese in quegli anni era fatta anche delle esperienze vissute in campagna; le risorse di vita la maggior parte delle persone le trovava proprio coltivando la terra e allevando animali in casa. I miei occhietti da bimba hanno visto molte volte il sole sorgere nella campagna, le mie piccole manine hanno toccato la terra, sentito i profumi e i suoni della natura; ora lo racconto alle mie figlie di quando, finita la scuola, mio padre ci portava in campagna all'alba, dove si sentiva solo il cinguettio degli uccellini. Ci insegnava a estirpare le fave e i ceci e quando si faceva ritorno a casa come premio ci comprava il gelato da zio Marino. Al tempo dei pomodori, si piantavano le piccole piantine con la distanza giusta tra una e l'altra; con la raccolta, toccando le piantine, le mani diventavano gialle.Il ricordo più vivo di tutti è il sapore della fetta di civraxu con il pomodoro spalmato sopra. Ma la festa più grande era la vendemmia! La mia mente vaga a molti decenni fa, mi rivedo bambina correre in piena libertà nei filari delle vigne, con le labbra e le mani appiccicose. Questa festa rappresentava il momento del raccolto, che dopo un duro lavoro di mesi si univa alla fatica della coglitura e del trasporto dell'uva verso casa: tanta gioia contagiava tutta la gente, donne, uomini e bambini. Mio padre, fiero mi tramandava l'orgoglio di possedere vigne che gli consentivano di produrre un'ottimo vino. Da bambina a adolescente il passo è breve, siamo negli anni settanta e ottanta e ci divertivamo molto, con poco. L'oratorio offriva diverse attività creative e sportive. Non mancavano mai il calcio e la pallavolo. Qualcosa di più trasgressivo, quando ancora non si andava in discoteca, era il riunirsi in una casa privata vuota, per ballare e... per alcuni scambiarsi qualche dolce e tenera effusione...

Riguardandoli a distanza di tanti anni, sento che quelli sono stati due decenni irripetibili. Non soltanto perché eravamo giovani, ma per una serie di cambiamenti che sono avvenuti in quel periodo e che noi abbiamo vissuto come delle conquiste. Erano anni eccezionali anche dal punto di vista musicale. E' allora che sono emersi, e hanno segnato la mia crescita, cantanti e gruppi che sarebbero poi diventati storici... (SEGUE)

 

Commenti

Verifica il corretto inserimento delle informazioni richieste(*).

Back to top