- Scritto da SuTramatzesu
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Virginia Atzori, una tramatzese in serie A!!!
E’ molto orgogliosa del suo paese, ne parla con un pizzico di emozione. Che requisiti deve avere una ragazza, per diventare una calciatrice?
La passione innanzitutto, perché il mondo del calcio femminile è molto diverso da quello maschile, dove si guadagnano cifre da capogiro, e dove spesso si perdono di vista le emozioni che ti hanno portato a rincorrere un pallone. Poi naturalmente, sono importanti le doti tecniche e fisiche, ma anche la determinazione. Fondamentale, secondo me, poter iniziare sin da bambine. Molte ragazze si approcciano tardi a questo bellissimo sport, e si trovano a dover imparare i fondamentali magari a 15-16 anni, e questo non le aiuta di certo ad emergere.
Un pallone arriva vicino alla nostra panchina. Ci alziamo contemporaneamente e palleggiamo divertendoci per qualche minuto…
Cosa pensi del calcio femminile italiano?
Credo sia sottovalutato e da certi punti di vista sfruttato per finanziare il già straricco calcio maschile. E’ normale che poi il movimento calcistico femminile non riesca a crescere. Qui in Sardegna abbiamo la bella realtà delle campionesse d'Italia della Torres, ma penso che anche loro si trovino a dover affrontare non poche difficoltà. Purtroppo rispetto ad altri paesi qui da noi il calcio femminile è poco seguito anche dal pubblico, gli stadi vuoti o quasi sono una triste realtà.
Tu hai giocato in varie città, c’è forse qualche città in Italia in cui il calcio femminile è più seguito?
Mi è parso di intuire che al Nord il calcio femminile sia migliore dal punto di vista organizzativo e anche più seguito. Sicuramente, per le squadre sarde, l'handicap più grande è reperire giocatrici. Il calcio di per sé notoriamente non è uno sport ''per ragazze'' (così almeno pensa la nostra retrograda società) e quindi non avere delle risorse umane provenienti da regioni confinanti è sicuramente penalizzante.
In che ruolo hai iniziato a giocare e qual era il calciatore o la calciatrice a cui ti ispiravi?
Ho iniziato a centrocampo, il mio idolo è sempre stato Roberto Baggio e poi Alex Del Piero.
In lontananza si ode un fischio. E’ il Mister che la invita ad avvicinarsi. Virginia scappa via, ma è solo per un attimo. Ritira una pettina gialla, che le servirà per la partitella che da li a poco avrà inizio a metà campo…
A 16 anni hai esordito in serie A, a fianco di campionesse come la Parejo, la Colasuonno, la Fusciani che esperienza è stata per te?
Ho imparato tanto da queste grandi giocatrici, sia dal punto di vista calcistico che umano. Sono cresciuta osservando e provando a ripetere ciò che vedevo. Un grande esempio per me è stata Federica D’Astolfo una giocatrice dalla quale ho imparato veramente tanto, secondo me una delle migliori centrocampiste del calcio italiano. Dare la palla a lei era come metterla in cassaforte, l'Andrea Pirlo del calcio femminile.
Quanti giorni a settimana ti alleni?
Solitamente mi alleno 3 giorni a settimana, e poi la partita in genere di domenica.
Tra una risposta e l’altra, ne approfitta per fare un po’ di stretching, qualche saltello, piccoli scatti, giusto per non raffreddare la muscolatura…
Quanto è difficile portare avanti questo sport, dilettantistico ma che ti impegna come fosse professionistico?
Sicuramente ci sono delle difficoltà da affrontare, tanti sacrifici, soprattutto perché per allenarmi devo viaggiare da Gonnostramatza ad Assemini e questo mi toglie del tempo anche nella vita privata.
Sfotte bonariamente una compagna di squadra che ha appena subito un tunnel.
La tua carriera finirà nel Villacidro?
Non so dove finirò la mia carriera, per ora mi trovo molto bene al Villacidro. Che finisca nel Villacidro o altrove spero solo che ciò avvenga tra molti anni...
Lasciamo per un attimo da parte il calcio, e parliamo un po’ di te…
Ho appena finito di fare un tirocinio presso il Comune di Gonnostramatza. Sto completando gli studi per prendere la patente Europea. Passo il tempo libero con gli amici e mi piace viaggiare. Sono una gran curiosona mi piace scoprire posti nuovi, culture diverse…
Qual è l’ultimo libro che hai letto?
"Io uccido" di Giorgio Faletti.
Confessa timidamente di non essere una grande lettrice. Nei ritagli di tempo preferisce ascoltare musica....
La canzone che ami?
La musica in generale mi piace tutta, sia artisti vecchi che nuovi, dipende soprattutto dal momento. Dalla sempreverde Mina alla più recente Adele, passando per Biagio Antonacci, Elisa e tanti ma veramente tanti altri.
Il tuo film preferito?
“La ricerca della felicità”, l’avrò visto e rivisto non so più quante volte.
Il Mister invita Virginia a riprendere l’allenamento, c’è da curare con particolare attenzione la tattica in vista della prossima difficile trasferta di campionato
<<Grazie Virginia, in bocca a lupo per tutto…ed ora stai tranquilla che il tuo Villacidro potrà contare anche sul tifo di tutti i tramatzesi!!!>>
Le Foto
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Virginia Atzori Virginia Atzori
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Virginia Atzori Virginia Atzori
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