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Scarpette rosse in cammino a Gonnostramatza contro il femminicidio...
Nasce dall' artista messicana Elina Chauvet, la prima a raccontare, attraverso un’invasione di calzature rosse, il fenomeno del femminicidio. Il suo progetto “Zapatos Rojos”, ossia "Scarpette rosse" venne realizzato per la prima volta nel 2009 a Ciudad Juárez, la città di frontiera nel nord del Messico dove è nato il termine “femminicidio” per denunciare al mondo ciò che accadeva nel suo paese (a partire dal 1993, centinaia di donne vengono rapite, stuprate e uccise con totale impunità per gli assassini).
Martedi 25 Novembre, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la Piazza San Michele sarà il luogo in cui verrà rappresentata la "sfilata" simbolica di scarpe rosse donate per l'occasione dagli abitanti di Gonnostramatza.
"Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci. La neutralità favorisce l'oppressore, mai la vittima. Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato." ( Èlie Wiesel)
Evento organizzato dai ragazzi della Consulta di Gonnostramatza.